TU SEI IL MIO IRREALE

mercoledì 23 giugno 2010

A mia figlia Fosca (Poesie tradotte dallo spagnolo e dal francese))


FOSCA


Formichina, fiore, farfalla
felice falcando la folla
fugace folletto folleggi.
Funambolo, fulgi
fulcro di ogni fuoco
su te fluttuante,
foriero di fragranze
di festosi fuochi fatui.

Flebile filugello
fibra flessuosa tra
occulte chiome
oscuri laghi gli occhi
silenti sensazioni
coltre ti copre
addormentata.

Fata Morgana
orditi trami

sospiri e desideri
cantano come

assioli sopra i rami.

Fantastica visione
oppio obnubilante per la mente
scacci la solitudine
conforto dai
all’anima affamata.



EN EL CORAZON TUS GRITOS....

En el corazon tus gritos de rabia,
tus gritos de amor.
Nunca se callarà tu voz:
arcoiris de palabras.

Sin sueno ni sentido
los pensamientos:
vida y muerte,
niña y mujer,
dulce y agria;

hierba que desea el agua
para que no se muera.
Tiempo compartido entre sueños
y una realidad que no has vivido.


NEL CUORE I TUOI GRIDI

Nel cuore i tuoi gridi di rabbia,
i tuoi gridi di amore.
Mai tacerà la tua voce :
arcobaleno di parole.
Senza suono né significato
i pensieri:
vita e morte,
bimba e donna,
dolce e aspra.
Erba che desidera l’acqua
per non morire.
Tempo condiviso
tra sogni e una realtà
che non hai vissuto.




LAGARTIJO

Lagartijo, te quemas al sol,
que funde piedras
en granillos de arena.
Tu piel,
membrillo,
perfuma de coco.
Tus risas son
granos de granada
en el cielo caido.


LUCERTOLA

Lucertola, ti bruci al sole
che fonde pietre
in granelli di sabbia.
La tua pelle,
melacotogna,
profuma di cocco.
Le tue risa sono
chicchi di melograna
nel cielo caduto.



TENGO MI NIÑA

Tengo mi niña aqui,
rodeada
por las flores del monte.

Olas lentas al atardecer;
mar y tierra:
todo un relàmpago.

En un rincòn hundido
està tu corazòn
que nunca se apaga.

Sobre una via sola
mi pensamiento.
¡En las nubes
tu perfil adamantino!


C’E’ LA MIA BIMBA

C’è la mia bimba qui,
circondata
dai fiori del monte .

Onde lente al tramonto;
mare e terra:
tutto uno scintillìo.

In un canto nascosto
c’è il tuo cuore
che mai si spegne.

Su una sola strada
il mio pensiero.
Nelle nuvole
il tuo profilo adamantino!


DESEO TENER

Lluvia sobre el mar como en otoño.
Cielo, tierra y mar fundidos
en verdinegro
de persiguientes olas .

¡Oh, poder deshacerme
de la cumbre de la montaña
como agua
que derrumba en espuma!
Luz frìa de los recuerdos:
deseo tener antes mis ojos
la flor de tu sonrisa.


DESIDERO TENERE

Pioggia sul mare come d’autunno:
cielo, terra e mare
in verdescura dissolvenza
d’incalzanti onde.
Oh, potermi disfare
dalla cima della montagna
come acqua che rovina in spuma!
Luce fredda dei ricordi:
desidero tenere davanti agli occhi
il fiore del tuo sorriso.




!NO SOY CAPAZ DE GRITOS!

¡No soy capaz de gritos!
Como gaviota, que se pierde
en la vasta plaga marina,
no reconozco màs cual sea
el mar y cual el cielo.

Asì pierderme en la agua tibia,
de mi madre;
tenerte en mi agua
sin dejar que el tiempo
sobrepase
esa linea del olvido.



NON SON CAPACE DI GRIDARE

Non son capace di gridare!
Come gabbiano che si perde
nella vastità marina
non riconosco più quale sia
il mare e quale il cielo.

Così mi perdo nell’acqua tiepida
di mia madre;
così ti trattengo nella mia acqua
senza lasciare che il tempo
oltrepassi questa linea dell’oblio.




HAY PALABRAS

Hay palabras que se ocultan solas
como perros en la calura.


CI SONO PAROLE

Ci sono parole che si nascondono da sole
come cani nella calura.



ROCA Y AGUA

Roca y agua.

Una ara ronca llama.

Tu eres mi irreal,
mis sueños
descompuestos.

!Sol y mar!

Ni un pensamiento.
Piedras.


ROCCIA E ACQUA

Roccia e acqua.

Una ara roca chiama.

Tu sei il mio irreale,
i miei sogni scomposti.

Sole e mare!

Non un pensiero.
Pietre!



COMO UN DIARIO

Como un diario
tus palabras surgen
de las pàginas olvidadas.
Te desvelan niña
de mil acentos y risas.

Tus palabras en el cielo herido,
en mi corazòn:
canciòn y cantilena
para que al fin se queme el dolor
que deja ceniza de la esperanza.


COME UN DIARIO

Come un diario
le tue parole sorgono
dalle pagine dimenticate.
Ti svelano bambina
dai mille accenti e risa.

Le tue parole nel cielo ferito,
nel mio cuore :
canzone e cantilena
perché al fine bruci il dolore
che lascia cenere della speranza.



9 AGOSTO 1993 (Mijas) VIEJOS

Estan allì sentados,
esperando que el tiempo
no tenga mas sentido.
Las nubes los invitan
a echarse en la espumilla
de los recuerdos.
Ola tras ola, el mar llora
su ser eterno.

9 AGOSTO 1993 (Mijas) VIEJOS

Se ne stanno lì seduti

aspettando che il tempo

non abbia più senso.
Le nuvole li invitano a tuffarsi
nella spuma dei ricordi.
Onda dopo onda il mare piange
il suo essere eterno.




10 AGOSTO (Mijas)

El mar destrozado
ya ha perdido su lucor
su brillantez.
Su respiro es rantolo.

En la arena es todo
un mundo putrefato:
olvidados signos
de la humana presencia.

El hombre es un punto
en sus recesos.

10 AGOSTO (Mijas)

Il mare logorato
ha ormai perso lo spendore
la sua brillantezza
il suo respiro è rantolo.

Sulla spiaggia c’è tutto
un mondo putrefatto:
segni dimenticati
della presenza umana.

L’uomo è un punto
nei suoi recessi.



14 AGOSTO (Mijas)

¡Quiero el olvido!
No quiero voces
ni gritos de gaviota!
Parecen llanto de niño
que me implora:

“!No me dejes, mamà
ya no me dejes sola!”


14 AGOSTO (MIJAS)

Desidero l’oblio!

Non voglio voci

né grida di gabbiani!

Sembrano pianto di bimbo

che m’implora:

“Non lasciarmi, mamma,
non mi lasciare sola!”



EL MAR

El mar es un corriendo
de olas lentas y tibias.

Negruzca la montaña.

Baja el rio en la plana,
abraza el mar y en el se pierde.

Hojas revolotean rojas
en la cumbre de la espuma



IL MARE

Il mare è un correre
di onde lente e tiepide.

Nerastra la montagna.

Il fiume scorre alla piana
abbraccia il mare e vi si perde.

Onde rotolano foglie
sulla cima della spuma.



UN RUIDO ESTALLO’

Pirotecnia de colores sobre la luna.
Entrelazamos pasos
en la mùsica de tambores.
Entre tus brazos soy la niña
de hace tiempo
y tu lo que eres.
Los cuerpos esbeltos de piernas
y caras sin arrugas:
carne de deseos
inexpressos.
No pasaron dias ni años
Pasaron dolores y rencores.

Un ruido estallo’


Miles de estrellas derrumbaron
del cielo.
En la palmera dedos enfurecidos.
Miedo en la noche sombrìa.
Desconcierto de pensamientos,
alboroto de recuerdos

revolotean sus aguas tibias.

Un relampago...
y todo se apaciguò

¿Porque eres tan serio?
“Me falta”
Nunca mas serà como antes.
Ese eterno deseo de ella
nos dejò signos
sin cicatrizar


UN RUMORE ESPLOSE

Pirotecnia di colori sopra la luna.
Intrecciamo passi alla musica
di tamburi.
Tra le tue braccia son la ragazza
di tempo fa
e tu quello che sei.
I corpi svelti di gambe
e visi senza rughe:
carne di desideri inespressi.
Non passarono giorni né anni;
superammo dolori e rancori.

Un rumore esplose.

Migliaia di stelle precipitarono
dal cielo.

Dita infuriate nel palmizio.
Paura nella notte oscura:
sconcerto di pensieri,
tumulto di ricordi.

In un lampo
tutto si calmò.
Perché sei così serio?
“Mi manca”
Niente sarà più come prima.
Ci resterà questo eterno

desiderio di le
i.



POESIE IN FRANCESE



REGARDE!


Regarde!
Elle frissonne, tu vois…
Son coeur s'est évanouit
son charme a pris la place
du ciel qui s’èpanouit

Milliers d' étoiles!

Il y en a une
qui renferme son visage,
qui tient dans sa lueur
la beautè de ses jeux.

Eclat de rire!
à la clartè de sa presence
le monde aussi fremit.
Elle est dans l'air et parle
le murmure du vent.


GUARDA!


Guarda!
Rabbrividisce, vedi? …
Il suo cuore è svanito;
la sua bellezza ha preso il posto
del cielo che s’illumina

Migliaia di stelle!

Ce n’è una
che trattiene il suo viso,
ferma nel suo bagliore
la bellezza degli occhi.

Scroscio di risa!
Alla chiarezza della sua presenza
anche il mondo freme.
Lei è nell’aria e parla
il mormorio del vento.



JE SUIS SEULE


Je suis seule:
un verre, un livre,
mon chapeau
sur la chaise.

Brule un feu d'ètincelles:
ta peau sì fraiche
a la lueur veloutèe
d'une peche.

Ton visage à la flamme
s'allume;
éclats de rire
dans coins d'ombre.

Les yeux ont renfermé
douceur des jours
et des choses passées.
Tu ronronnes dans mes bras,

petite chatte
ensevelie.
La chair me reconduit
hurlements de douleur.



SONO SOLA

Sono sola:
un bicchiere, un libro
il mio cappello
sulla sedia.

Brucia un fuoco di scintille:
la tua pelle così fresca
ha la lucentezza
vellutata d’una pesca.

Il tuo viso alla fiamma
s’illumina;
scoppi di risa
in coni d’ombra.

Gli occhi hanno racchiuso
dolcezza di giorni
e di cose passate.
Mi fai le fusa tra le braccia,

piccola gatta
imbalsamata.
La carne riconduce
gridi di dolore.



IL N'Y A PAS...



Il n'y a pas besoin
d'avoir la peau noire
où d'autres couleur,
pour me sentir parfois
etrangère dans mes gens.


C'est quand je m'aperçoie
que je parle diffèrent
aussi le meme language
et que les sentiments
ne sont que des mots
qui me remplissent la bouche.


NON C’E’ …


Non c’è bisogno
d’avere la pelle nera
o d’altri colori
per sentirmi talvolta
straniera tra la mia gente…

Lo sono quando m' avvedo
che parlo in modo diverso
pur nella stessa lingua
e che i sentimenti
altro non sono che parole
che riempiono la bocca



VACARME


Aujourd'hui mes larmes
ont rempli le monde
qui frissonne
aux premiers froids,
comme dans mon coeur
où regne le vacarme.

Autour des mains
s'intrelacent
vides
de désir.


VUOTO


Oggi le mie lacrime
hanno colmato il mondo
rabbridente ai primi freddi
come il mio cuore
dove il vuoto regna.

Attorno mani
s’intrecciano
vuote
di desiderio.












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